venerdì 6 gennaio 2012
Slow gardening
E' per certi versi un ritorno all'antico, quando i grandi giardinieri delle case reali e delle famiglie nobili realizzavano parchi che avrebbero dato il meglio dopo due o tre generazioni. Diversa la scelta delle piante, in un mondo ancora in gran parte sconosciuto in cui la natura era ancora padrona abbastanza incontrastata. Oggi come oggi le eccezioni sono le piante un tempo spontanee, mentre c'è ovunque un'invasione di essenze provenienti dall'altro emisfero. Slow Gardening è una "filosofia di giardinaggio", e quindi di vita, che rifiuta il "pronto effetto", il prato a rotoli, gli olivi secolari messi a morte nelle rotonde stradali e tutte le altre varianti sul tema. Fare giardino è una passione che va vissuta un pò ogni giorno, per tutta la vita, aggiungendo con oculatezza, preparando prima il terreno,osservando l'andamento climatico, facendo crescere giovani alberi e arbusti, pensando, al momento dell'impianto, come saranno dopo tre-quattrocento anni.
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Condivido appieno. Ci vuole tempo perché una pianta cresca mentre spesso noi non abbiamo pazienza e desideriamo ottenere un giardino o una siepe che dia un risultato "di pronto effetto" a discapito della salute della pianta.
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